Cari colleghi, amici e amanti del Judo, in qualità di candidato come Consigliere di settore / Categoria Dirigente, è giunto il momento di analizzare i molteplici aspetti che riguardano il modo d’intendere la Politica della nostra Federazione.
In occasione dell’Assemblea del 2012, quando ho osato sfidare il potere costituito, fui accusato di non essere esperto nel campo della politica. Ma di quale politica si stava parlando?
Per meglio chiarire il mio pensiero: io credo nell’onestà intellettuale delle persone, questa è la ragione per cui nella vita in generale e nel nostro mondo del Judo in particolare, sono importanti valori come: “La dignità, la coerenza, la correttezza nei rapporti interpersonali”. Valori fondamentali da cui non si può prescindere.
Qualora dovessi essere eletto come Consigliere Dirigente, le mie scelte andranno nella direzione di intraprendere una politica sportiva con la “P” maiuscola concepita come servizio per le Società Sportive della Federazione e per i suoi praticanti.
Noi del Judo dobbiamo dare l’esempio e rappresentare un modello etico per l’intera società. Questo, secondo la mia visione, è il vero significato del “fare politica”.
Molti pensano che la politica sia una cosa sporca e devo dire che molto spesso riscontro questa triste realtà; ma io credo, e ne sono certo, che tutto dipende da chi fa la politica. Sono gli uomini che rendono un’azione buona o cattiva e noi dobbiamo avere questa capacità di discernimento nel distinguere ciò che è corretto, onesto e giusto da ciò che non lo è.
Il mio punto di vista su questo tema è molto chiaro, ho sempre pensato che le parole hanno un valore solo se seguite dai fatti: questi devono dimostrare, senza possibilità di fraintendimento, onestà, competenza, efficacia, lealtà, verità.
Come Maestro di Judo nel ruolo di educatore, mi capita spesso di spiegare ai bambini e anche ai miei allievi più giovani che devono imparare a riconoscere ciò che è vero da ciò che è falso.
Ritornando sul tema in questione, più volte ho sentito dire che la FIJLKAM con questa dirigenza, è in una fase “storica e nuova”. Con quest’affermazione l’attuale dirigenza della FIJLKAM vuole dipingere un rinnovamento che, considerando le candidature per la prossima Assemblea, non corrisponde al vero.
Purtroppo mi pare di capire che in questo nostro organismo c’è ben poco di nuovo. Tuttavia sono ancora una volta fiducioso e guardo con ottimismo alla possibilità di un concreto cambiamento. Non vorrei incappare nel solito “luogo comune”: cambia il direttore d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa.
Vi chiederete come mai il maestro Croceri fa quest’affermazione. In realtà non c’è nulla da meravigliarsi, da sempre sono segnalato come potenziale nemico della Federazione. Con questo mio post vorrei tranquillizzare il Presidente, i colleghi e tutti quelli che in qualche modo per sentito dire pensano che debba essere tenuto in disparte perché troppo rivoluzionario e dissidente rispetto al potere.
Come ho affermato nel video qui sopra, rassicuro il Presidente Falcone e tutti quelli che hanno questo dubbio. Il mio intendimento è quello di contribuire con uno spirito di servizio.
Cari amici, bisogna far parlare i fatti: in questa mia vita di Judoka mi sono sempre impegnato al massimo in ogni ambito e livello con discreti risultati in ogni campo in cui mi sono cimentato.
Chiunque vive e conosce la realtà del judo in Italia sa che sto affermando la verità. Allo scopo di migliorare le regole e dare una nuova linfa alla Federazione ho deciso, per l’ultima volta, di mettermi a servizio del nostro movimento candidandomi come Consigliere di settore / Dirigente.
Ci troviamo in un momento determinante per lo sviluppo della nostra Federazione. Il tempo è finalmente maturo per prendere una posizione decisa e tracciare con responsabilità e lealtà il futuro del Judo italiano.
Ringrazio tutte le persone che mi dimostrano la loro stima, che si stanno adoperando in favore del necessario cambiamento e che mi sostengono in questo appassionate percorso.
Jita kyoei.