L’Assemblea è vicina, da qui a qualche giorno la segreteria della FIJLKAM ci farà conoscere i nomi ufficiali dei candidati alla carica di Consigliere di Settore.
Come sappiamo le cariche da ricoprire sono quattro, due riguardanti la carica di Consigliere di Settore/Categoria Dirigente e questa è la carica cui il sottoscritto si propone. Come sappiamo per questa carica di Consigliere/Dirigente, ci sono due posti.
Poi abbiamo altri due posti di Consigliere, una riguardante la categoria rappresentante degli Atleti e l’altra carica di Consigliere di categoria riguardante il rappresentante Insegnanti Tecnici.
Una volta che sapremo i nomi, sarà interessante capire se tutti i candidati vorranno correre fino in fondo in quest’appassionante gara per ottenere il consenso il giorno 3 di Dicembre oppure se alcuni di loro recederanno dal loro intento.
Di sicuro sarà importante instaurare laddove è possibile un dialogo tra i candidati per prendere insieme una decisione “la migliore” nell’interesse del Judo Nazionale. Se questo non sarà possibile come sembra, ognuno correrà per se e sarà il risultato dello scrutinio finale a dare il risultato.
Dal mio punto di vista l’assemblea dei votanti, dovrà decidere se proporre il vecchio consiglio oppure se dare una svolta verso il nuovo con persone di provata esperienza e capaci di ridare slancio al movimento del Judo Italiano.
È pur vero che a livello di risultato olimpico all’esterno della nostra Federazione il successo di Rio ci fa onore e ci classifica tra le organizzazioni in seno allo sport italiano di grande prestigio. Tuttavia noi sappiamo bene che di questo successo, il Consiglio di settore uscente della FIJLKAM non se ne può vantare; se questo risultato clamoroso è arrivato, è grazie al lavoro dei tecnici dei Club che si sono impegnati a crescere queste nuove leve, il merito va anche e soprattutto ai ragazzi che in quest’occasione si sono superati esprimendo il massimo delle loro capacità.
Per questa ragione, la Federazione che ho in mente deve mettere attenzione ed energie nei confronti di queste forze interne che abbiamo nella nostra Federazione e che hanno dimostrato non solo passione ma soprattutto una grande professionalità.
L’Italia del Judo ha un grosso patrimonio tecnico e culturale, devo dire purtroppo che la Federazione del passato con i suoi dirigenti uscenti si è sempre guardata bene dal valorizzare e utilizzare i suoi uomini più capaci.
Ebbene questa è la volta buona per darci una nuova veste e ripartire con grande entusiasmo con il prossimo quadriennio olimpico, nuovi stimoli e uomini competenti in materia, capaci di individuare i punti deboli della nostra federazione e rafforzarli con idee concrete e realizzabili da subito. Lo scopo che ci deve unire, è iniziare un nuovo cammino più sicuro fatto di programmi a breve, medio e lungo termine.
Nel mio programma di massima espresso fin qui non ho affrontato ancora il doloroso problema riguardante l’organizzazione degli eventi siano essi gare o altri tipi di manifestazioni che per la mia ormai lunga esperienza in veste di Promoter e Organizzatore, devono osservare una tempistica che va nella direzione di brevità ed efficacia.
Sappiamo bene quali sono le problematiche da affrontare in queste occasioni. Bisogna mettere ordine nell’interesse di tutti, quest’aspetto organizzativo di lungaggine è da evitare. Le gare che hanno una durata troppo lunga alla fine diventano un gioco al massacro in cui lo sfinimento mette a rischio l’incolumità degli atleti che devono sopportare attese interminabili.
Questo tema delle gare chilometriche è di dominio pubblico tutti sono d’accordo ma poi nella realtà le società se vogliono fare attività, devono sottoporsi a queste enormi disfunzioni organizzative.
Io credo che la Federazione, debba mettere più risorse nella formazione e preparazione delle persone a ogni livello. Lasciare che tutto vada avanti così è disastroso: “Questo modo di operare, ci porterà alla deriva”. Gli effetti di questo disamore verso la competizione (lo Shiai) lo si evidenzia quando vediamo l’esiguo numero di praticanti che concorrono nelle gare di qualificazione ai Campionati Italiani di categoria.
Per finire mi rivolgo ai colleghi Presidenti/dirigenti che invito a seguire i miei video che sono documenti ufficiali mirati ad affrontare i problemi reali del Judo Italiano.
Un altro invito che voglio fare a tutti è quello di essere presenti a Ostia il giorno 3 di Dicembre perché è del nostro futuro che dobbiamo decidere.
Per riportare una frase del grande artista Giorgio Gaber: ”Libertà è Partecipazione”, dobbiamo essere in tanti a decidere per migliorare la nostra Federazione. Bisogna incoraggiare le società con diritto al voto a partecipare per contribuire alla ricchezza sia della nostra Federazione sia del movimento judoistico italiano.
Ringrazio chi vorrà sostenermi in questo percorso. Jita kyoei.